
Acidi esfolianti “at home”: cosa non fare!
Negli ultimi anni si sente un gran parlare di esfoliazione chimica come alternativa più sicura e meno traumatica per la pelle rispetto a quella meccanica.
Ma quali sono le categorie di acidi esfolianti e cosa è bene sapere prima di spalmarci a caso prodotti non adatti alla nostra pelle? Cosa dobbiamo tenere a mente per ridurre il rischio di effetti indesiderati?
Una breve – brevissima, prometto! – introduzione all’esfoliazione chimica e alle 3 principali categorie di acidi è doverosa. Contrariamente a quella meccanica, l’esfoliazione chimica si basa sulla cheratolisi, ovvero sulla capacità di alcuni acidi di indebolire e rompere i legami tra i cheratinociti ed eliminare le cellule morte superficiali. Possiamo dire che i principali tipi di acidi esfolianti che ritroviamo nelle formulazioni cosmetiche sono tre: AHA (alfa-idrossiacidi), BHA (beta-idrossiacidi) e PHA (polidrossiacidi).
– Gli AHA (principalmente acido lattico, glicolico e mandelico) sono adatti a diverse tipologie di pelle, anche secche. Tra questi, il più delicato, meno fotosensibilizzante e con le dimensioni molecolari maggiori (quindi con minore capacità di penetrazione) è l’acido mandelico.
– I BHA (principalmente acido salicilico) hanno invece impiego soprattutto per le pelli impure perché sono in grado di penetrare nei pori ostruiti e sono lipofili, cioè solubili in olio.
– I PHA (principalmente acido lattobionico e il gluconolattone) sono considerati i più delicati: hanno una dimensione molecolare grande che non gli permette di penetrare in profondità e non sono fotosensibilizzanti.
Ma a cosa dobbiamo stare attenti e soprattutto cosa dobbiamo evitare di fare con questi prodotti?
1. Attenzione alle concentrazioni! Le formulazioni per uso domestico sono diverse dal peeling che possiamo fare in salone o in ambulatorio, perché hanno una concentrazione molto minore di acido e un pH specifico, proprio per ridurre il rischio di effetti indesiderati. Quindi, non cerchiamo di accapparrarci prodotti non destinati all’uso casalingo pensando che siano più efficaci perché stiamo probabilmente comprando solo un biglietto per una bella reazione di sensibilizzazione. Lasciamoli a chi sa come usarli nel modo giusto!
2. Stop al mix selvaggio! Attenzione a mischiare diversi acidi (anche in diverse routine mattina/sera) perché rischiamo di aumentare il rischio di irritazione. La nostra pelle non è fatta per essere sovraesfoliata e di fronte ad un’eccessiva aggressione della skin barrier, rischia di presentarci il conto.
3. SPF sempre! Buona parte degli esfolianti, proprio per l’azione di rinnovamento cellulare e rimozione delle cellule morte superficiali, ha un’azione fotosensibilizzante, cioè incrementa il rischio di danno solare. Per questo è bene preferire l’uso di alcuni acidi alla skincare routine serale e comunque applicare sempre una protezione solare adeguata.
4. Andiamo con calma! Ogniqualvolta introduciamo un nuovo attivo nella nostra routine è bene dare tempo alla pelle per abituarsi e osservare le reazioni. Soprattutto con gli acidi, è fondamentale partire con concentrazioni basse e andare a salire gradualmente: questo ridurrà il rischio di reazioni di irritazione o sensibilizzazione.
5. Rispettiamo i tempi di posa! Ogni cosmetico è formulato e testato secondo un “uso prevedibile”, le cui indicazioni sono riportate sulla confezione. Se un peeling è progettato per rimanere sulla pelle per 5 minuti, lasciarcelo 20 minuti può solo farci rischiare un bell’arrossamento. Non cadiamo nel tranello del “più tempo=più efficacia”!
6. Patch test! Sarebbe buona regola con tante categorie di prodotti fare una prova applicando una piccola quantità di prodotto su una piccola area della cute (anche non sul viso) per vedere come reagisce la pelle. Questo è fondamentale soprattutto per l’acido salicilico in persone con sospetta sensibilità, o peggio allergia, all’aspirina (che per l’appunto è acido acetilsalicilico).
7. Consultiamoci con un professionista! In caso di patologie dermatologiche (acne, psoriasi, rosacea, dermatite atopica) è necessario consultare un dermatologo prima di darsi al “fai-da-te” con gli acidi. In questi casi, il rischio di reazioni indesiderate è più alto, poiché la barriera cutanea può non essere integra e quindi rispondere diversamente all’applicazione di questi ingredienti.
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